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domenica 8 novembre 2020

LETTERA A JOHN MALLET

 Gentile Prof. John Mallet, 

Le porgo i miei più sinceri auguri per il suo novantesimo compleanno. 

Approfitto di questa occasione per farLe, da ultraottantenne quale sono, una proposta di collaborazione: realizzare insieme uno studio, un saggio su un argomento che riguardi la storia della Maiolica Italiana del Rinascimento; un saggio che affronti una problematica specifica già trattata da entrambi in tempi diversi, come per esempio: la biografia e il corpus delle opere di Francesco di Sante Carini detto "Il Rosso", alias Francesco Urbini, o Ennio De Rubeis, alias il Pittore del Bacile di Apollo, al fine di fare luce, di scrivere parole chiave e definitive su un tema relativo allo studio della Maiolica Italiana del Rinascimento. 

La mia scelta sarebbe orientata su un tema molto interessante, anzi affascinante direi, già trattato da entrambi: il famosissimo servizio Correr. I diciassette meravigliosi piatti del grande Museo veneziano attribuiti, a mio avviso in modo erroneo, a Nicola da Urbino, sarebbero un'occasione perfetta per rifare la biografia e il corpus delle opere di questo grande figulo; dopo la ricostruzione storica fatta negli ultimi decenni a dir poco dubbia, quasi grottesca: dal "Pellipario" (pellicciaio) e Nicola di Gabriele Sbraghe, si potrebbe cercare di dividere le opere di quest'ultimo da quelle del teutonico Tomassino di Giovanni, e in particolare da quelle del grande Bernardino di Benedetto del Berna.

L'idea sarebbe quella di partire dai miei due saggi del 2012: Il Servizio Correr e Supplemento al Servizio Correr pubblicati qui sul mio blog e integrarli con i documenti di varia natura, inediti, emersi dal 2012 (come per esempio il piatto dei depositi del Museo Correr, restaurato recentemente, con Diana e Atteone sul recto, di mano di Bernardino del Berna (in stile istoriato urbinate) che porta al verso, sia sul cavetto che sulla tesa, il nodo senza fine buddista di origine cinese che indica chiaramente Ravenna come centro di produzione).


 



















Naturalmente io punto molto sulla sua esperienza, capacità di analisi e genialità, tipica di tutta la sua saggistica passata.

Sono consapevole che questa mia proposta è molto difficile da realizzare, un'idea ardita, quasi una mission impossible, anche solo per l'età di noi due coautori, però per me vale la pena di provarci. Vale la pena provare sia per far luce su un argomento così importante, sia per stimolare le future generazioni di giovani studiosi, nelle cui mani lasciamo una storia della Maiolica Italiana del Rinascimento piena di troppi buchi neri. 

Attendo una Sua risposta,

Le rinnovo i miei auguri e ..

Ad Maiora!


Alberto Piccini

Pitigliano, 08.11.2020


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